lunedì 9 marzo 2009

BIM, MILK E CHE GUEVARA

A seguito delle segnalazioni di alcuni nostri iscritti, del sito Notiziegay.com e di alcuni blogger, oggi abbiamo contattato telefonicamente BIM Distribuzione per chiedere chiarimenti e spiegazioni in merito ad un messaggio inviato su Facebook ai membri del gruppo ufficiale italiano dedicato al film "Milk".

Questo messaggio consigliava di recarsi al cinema a vedere il recente film di Steven Soderberg dedicato ad Ernesto Che Guevara, e sembrava stendere un paragone diretto tra l'attivista gay e il rivoluzionario cubano (entrambi parimenti definiti come eroi che lottarono per la libertà e contro le ingiustizie) piuttosto ardito... ma, soprattutto, abbiamo trovato che l'invito fosse inopportuno considerando ciò che "il Che" pensava e faceva agli omosessuali, per i quali propose campi di rieducazione e l'eliminazione: una linea duramente omofoba ben seguita anche dal regime castrista sino a tempi recenti (così come attestato, ad esempio, dalla produzione autobiografica del grande scrittore Reinaldo Arenas) ma evidentemente poco conosciuta dagli italiani, anche nell'ambito gay.

Ebbene, confermando la linea di massima cortesia ed ascolto che ha contraddistinto BIM nel relazionarsi con noi in occasione dell'uscita di "Milk", la responsabile marketing Laura Crivellaro ha ascoltato a lungo e con attenzione le nostre perplessità, la nostra spiegazione relativa alle realtà legate alla persecuzione cubana dei gay e alle sensibilità coinvolte, ha desiderato informarsi ed informare i colleghi in merito alle questioni per cui ritenevamo non opportuno il messaggio, ci ha spiegato i meccanismi che hanno portato al suo invio e ha prontamente spedito a tutti membri del gruppo facebook in questione il testo (ufficialmente firmato BIM) che riportiamo qui sotto.

Ci piaceva riportare questa notizia, a segno del fatto che molto più spesso di quanto si creda le nostre ragioni vanno semplicemente spiegate.

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Cari amici, a seguito delle segnalazioni giunte dopo l'invio
agli iscritti di questo gruppo dell'invito alla visione del
film "Che, l'Argentino" di Steven Soderbergh, BIM intende
chiarire le fraintese motivazioni di questo messaggio.

BIM ha ampiamente dimostrato attenzione e cura nella
distribuzione di pellicole che hanno contribuito a far
positivamente familiarizzare il grande pubblico con la
realtà omosessuale (si pensi a "I segreti di Brokeback
Mountain" e "Milk") anche quando l'esito commerciale di tali
operazioni era tutt'altro che scontato.

Non era quindi nostra intenzione ferire alcuno nel segnalare
tramite il gruppo facebook dedicato a "Milk" un altro
biopic.

Non entrando nella questione della valutazione storica e
politica che è dovuta al personaggio rappresentato nel
biopic, ci fermiamo alla qualità della pellicola di
Soderbergh, certi che le nostre migliori intenzioni siano
state dimostrate dalla nostra recente e fruttuosa
collaborazione nella promozione di "Milk" con i circoli
omosessuali Milk Milano, Mario Mieli di Roma, e Arcigay.

BIM Distribuzione



9 commenti:

Anonimo ha detto...

Praticamente se ne lavano le mani, se ne fregano del fatto che Che Guevara era un assassino di gay... e voi gli fate pure i complimenti????????

Anonimo ha detto...

HA DETTO TUTTO JONATHAN: RIDICOLO!

Anonimo ha detto...

La vostra credibilità è pari a 0. Non sempre noi gay dobbiamo piegarci a 90...

Anonimo ha detto...

La credibilità di questi ragazzi si vede quando sono in piazza a lavorare per i nostri diritti (io li ho visti a protestatare per Eluana). Le altre associazioni non han mosso un dito con questa cosa del Che Guevara: la prossima volta chiamate voi il distributore e riuscite a convincerlo di mandare una lettera. Io ho 47 anni: non mi è mai venuto in mente. Se questi ragazzi lo han fatto, han fatto quello che han potuto. Metteteci la faccia voi, forse siete più bravi.

Anonimo ha detto...

Ma scusate, cosa vi aspettereste da una multinazionale?
Un'email di scuse mi pare più che adeguata!
Inoltre mi complimento con i ragazzi che hanno fatto questa segnalazione che ai più sarebbe passata del tutto inosservata! (immagino anche ai responsabili del marketing)

Semplicemente BIM pubblicizza i suoi film ovunque possibile, su facebook lo può fare gratis, quindi non si metterà mai ad operare un'attenta selezione del target, bombarderà indiscriminatamente ogni gruppo possibile!

Anonimo ha detto...

Se Riccardo è eccessivo e offensivo, è tuttavia vero che è meglio non muovere un dito che complimentarsi con chi ci usa e pubblicizza un film che è un'agiografia di un uomo che si è macchiato di un eccidio di omosessuali.

Rileggete la risposta della BIM: è semplicemente scandalosa, altro che ringraziamenti!

Non perché si tratta di una multinazionale ci si deve accontentare delle briciole che getta dal tavolo. Vi siete fatti prendere probabilmente da una forma di soggezione e invece di gridare contro la BIM le avete gridato a favore...

Nulla di grave: siete un'associazione molto giovane e inesperta e non si nasce imparati.

Anonimo ha detto...

Scusate ma questo accanimento con BIM e soprattutto con le persone del Milk non lo capisco. Di grazia, cosa han sbagliato quell* del Milk? L'essersi fatt* sentire ed avere ottenuto un piccolo risultato che voi con le vostre fregnacce o con il vostro atteggiamento paternalistico non siete comunque riusciti ad ottenere?
BIM ha fatto una cazzata non certo a distribuire il film (che è il motivo per cui esiste) ma a pubblicizzarlo ad un target di persone che ne son rimaste offese: non sapevano cosa ha fatto il Che e quando lo han saputo son corsi ai ripari. Voi sapevate queste cose? Dai, sinceramente...
Che devono fare quelli della BIM per questa disattenzione per cui hanno pure chiesto scusa con un comunicato stampa? Non distribuire un film di un signor regista? Han chiesto scusa: mi chiedo se Warner Bross avrebbe ascoltato una associazione gay nel medesimo caso e nel medesimo modo.
Piantiamola di strillare, sputare in faccia a chi lavora (ad esempio contro Arcigay) e parliamo con la gente: si ottiene poco alla volta ma si ottiene.
E se qualcun* ha formule pronte per risolvere i problemi del mondo li tiri fuori, sennò è lui (o lei) con la credibilità a 0.

Anonimo ha detto...

Il mio omonimo ha completato alla perfezione il mio pensiero!

Anonimo ha detto...

Chiederò all'Accademia della crusca se l'asterisco è accettato tra i morfemi della lingua italiana.
Che pen*!
PS...chi pensa che * stia per una E, sbaglia, è una A, perchè penosa è questa storia dell'asterisco.
Salut* gbtqwertyuiop